
Il lavoro e l’esistenza delle api dipendono dal clima. Le api vivono da milioni di anni, si adattano ai cambiamenti ma in maniera lenta. Il cambiamento rapido che c’è in atto, in questo momento, non permette loro di adeguarsi in maniera così veloce. I cambiamenti climatici degli ultimi anni, oltre ad un uso eccessivo di pesticidi, hanno reso la vita delle api parecchio difficile.
Le api sono importanti per la natura perché svolgono il ruolo di impollinatrici: tanto le domestiche che le selvatiche, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali. Per questo motivo il rischio di scomparsa delle api è un grande problema per l’uomo.
Argomenti trattati:
- Storia dell’apicoltura, introduzione all’apicoltura razionale, morfologia e biologia delle api, organizzazione dell’alveare e suoi prodotti.
- Giavenale di Schio (VI). Visita di un apiario in pianura, attività sensoriale con le api: vedo, ascolto, annuso, tocco, assaggio. Facile passeggiata per scoprire le principali specie botaniche di interesse apistico e la biodiversità di un territorio
- Visita al laboratorio aziendale, prove di smielatura e assaggio del miele.
- Ci sposteremo poi a Valli del Pasubio presso l’Azienda Agricola Grattanuvole, visiteremo l’azienda che alleva capre camosciate e produce derivati dal loro latte. Qui pranzeremo con i loro prodotti in abbinamento al miele.
- Ciclo vitale e riproduttivo dell’ape, le arnie e le attrezzature apistiche, allevamento biologico delle api, apicoltura e cambiamenti climatici, nemici delle api e avvelenamenti da pesticidi. dell’alveare, api-didattica, api-turismo e apicoltura urbana, biodiversità e specie botaniche visitate dalle api: cosa piantare nel giardino di casa.
- Sant’Antonio del Pasubio (VI). Escursione a tema naturalistico e botanico tra le contrade più pittoresche dell’Alta Val Leogra con appunti di etnografia, toponomastica e storia del territorio e visita ad un apiario stanziale di montagna.
ENRICO DOLGAN
ENRICO DOLGAN è apicoltore e per la sua azienda gestisce circa cento alveari ubicati nel territorio dell’Alto Vicentino e nella fascia collinare che lo delimita. Tramite piccoli spostamenti (che lui chiama “nomadismo” a km zero) degli alveari in produzione, si permette alle api di raggiungere le fioriture più interessanti nelle diverse fasce vegetazionali del territorio, dai 200 metri di quota delle campagne di Giavenale, fino ai 1600 metri degli alpeggi del Monte Novegno. L’azienda produce inoltre un’ampia gamma di confetture di frutta, utilizzando specie inconsuete. L’accurata selezione della materia prima, la profonda conoscenza della biodiversità del territorio e delle antiche cultivar, unite a preparazioni artigianali e laboriose, permettono di dare vita a eccellenze gastronomiche. E’ anche Guida naturalistica e sarà lui stesso a condurci durante le uscite in ambiente.